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Nome gita | QUOTA 2336 - Dal Vallone del Rio Nanta :: (m. 2336) | |||
Valle :: Zona | Valle di Viù :: Alpi Graie | |||
Localita partenza | S. Antonio di Lemie (m. 1211) | |||
Accesso stradale | TORINO - Lanzo - Germagnano - Viù - Forno di Lemie - | |||
Dislivello totale | 1125 metri | |||
Esposizione | SE,E,NE,N | |||
Difficoltà | BS | |||
Note gita | Periodo: febbraio-metà aprile. RICHIEDE NEVE SICURA |
In questa stagione c'è stata un'unica effettuazione registrata, quella sopra riportata nel riquadro con cornice blu. |
Itinerario | Giunti alle ultime case della borgata di S. Antonio, si parcheggia l’auto nel vicino slargo. Calzati gli sci, si continua per un breve tratto attraverso i prati per riprendere la strada sino al ponte sul rio Nanta. Lo si oltrepassa ed immediatamente si abbandona la strada, continuando a destra lungo il vallone in cui scorre il torrente. Mantenendosi lungo la ds. orografica, si supera l’alpe Malacria. Il pendio diventa subito ripido quindi si arriva all’alpe Luvas (1534 m.). Ci si sposta verso il centro dell’incassato vallone, quindi è possibile proseguire seguendo una delle due alternative: 1^) risalire al meglio la fascia boscosa ripida che segue fino a che il terreno si addolcisce, all’incirca all’altezza della dorsale della Tomba di Matolda; 2^) attraversare il torrente (sin. idr.) risalendo i pendii con rada boschina, obliquando sulla sin. sino ad uscire nel punto dove il terreno si addolcisce. Si prosegue lungo il vallone raggiungendo la base di una dorsale dove c’è un’alpe diroccata. Più in alto è visibile l’alpe della Sagna sopra uno spalto roccioso. La si lascia alla ds. aggirando perciò a sin. la citata dorsale. Si continua a salire sino a raggiungere una piccola strettoia che adduce al vallone superiore. Ormai la meta è visibile. Ci si sposta da sin. a ds. per poi risalire i ripidi pendii giungendo infine al punto più alto. | |||
Riferimenti | Scialpinismo nelle Valli di Lanzo di Mussa/Sesia. Ed. Mulatero | |||
Fonte | Edgardo Ferrero |
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