Nelle stagioni scialpinistiche precedenti questa gita è stata effettuata in queste occasioni :
Località di partenza
Data effettuazione
Autore segnalazione
Giud.
(1-5)
Qualità neve
(alto - metà - basso)
Altezza neve
(in quota - metà - partenza)
Prati del Vallone
19/05/2021
Ugo Bottari
3-
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Note : Con 35 minuti di portage si arriva al punto in cui, volendo, si possono calzare gli sci. Io ho preferito proseguire sci in spalla per un'altra mezzora. Ho trovato neve assai dura, specie nella zona del Rifugio della Lausa (rampant pressochè indispensabili). Dapprima sono salito verso il Passo della Lausa, sperando di trovare sì meno gente ma soprattutto un pochetto di farina. Purtroppo questo non è avvenuto, perlomeno nei 150-200 metri da me percorsi: sempre neve dura, quasi da gelicidio. Allora ho tolto le pelli e con una breve discesa ed un gran traverso mi sono portato sulla verticale del Colle di Vens, raggiunto insieme a numerosissimi altri scialpinisti che in genere hanno proseguito verso la Cima Borgonio. Come era logico aspettarsi il canale di Vens aveva neve abbastanza cotta dal sole, specie in discesa. Discesa che ho effettuto spostandomi il più possibile sui pendii rivolti a nord che stanno sotto il Passo della Lausa, fino al Cippo Giusta. La neve dura si alternava a quella appena ammorbidita dal sole: 5 sci buoni e nessuna traccia visibile. Anche più a valle mi sono sempre tenuto sui pendii, quasi senza tracce, che stanno sull'estrema destra (scendendo) del vallone. Mi sono poi infilato in una gorgetta che mi ha permesso di togliere gli sci verso quota 1850 e con 20 minuti di portage sono arrivato al parcheggio, assai affollato. 
Fontana a q. 1562
17/04/2017
Ugo Bottari
4-assai lavorata
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-tracce di sabbia che frena ?
-probabilmente 5 cm di neve recentissima
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Note : Dieci minuti di portage e poi neve continua. La piana del rifugio è completamente innevata ed anche, ovviamente, i pendii superiori. Il vallone superiore di Pontebernardo è assai ampio, innevato anche nel suo lato destro (salendo). Il canale di Vens presenta numerose tracce che, probabilmente effettuate quando la neve era farinosa o cedevole, rendono la discesa non particolarmente divertente. Qui la neve, anche in virtù dell'esposizione e dell'inclinazione del pendio, è una "primaverile profonda", mai però cedevole. Viceversa, non appena ci si immette nel ramo principale, le cose cambiano. Neve pressochè perfetta dura o morbida a seconda dell'esposizione e quasi perfettamente liscia (non un biliardo ma quasi). Tutto questo fino alla piana del rifugio lungo la quale il trasferimento fino al ponte è agevole e poi per lingue (con un solo tratto di 10 metri senza neve) si arriva sci ai piedi al tornante ed al ponte di quota 1600 dove spesso, più avanti nella stagione, ci si arresta con la macchina. Nel complesso remunerativa gita di grande soddisfazione. 
Rif Talarico
08/12/2014
Ugo Bottari
5-
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Note : Splendida gita che si effettua solitamente in primavera ma che in inverno (e nelle presenti condizioni) è di una solitudine eccelsa con panorami di neve "implaccata" bellissimi. Neve molto buona e facile, dato le temperature assai rigide, legata al fatto che 4/5nti della gita si effettuano all'ombra (non ci si lasci impressionare dalle foto...fatte negli unici spazi al sole della parte alta....). Piena soddisfazione dunque. 
Rif Talarico
08/12/2014
Roberto Peano
5-
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Note : Splendida gita che si effettua solitamente in primavera ma che in inverno (e nelle presenti condizioni) è di una solitudine eccelsa con panorami di neve "implaccata" bellissimi. Neve molto buona e facile, dato le temperature assai rigide, legata al fatto che 4/5nti della gita si effettuano all'ombra (non ci si lasci impressionare dalle foto...fatte negli unici spazi al sole della parte alta....). Piena soddisfazione dunque. 
Quota 1620
29/05/2013
Ugo Bottari
2-farina con tratti di farina pressata
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-crosta portante con 1 dito di farina ed in basso primaverile
-Grossi riporti da vento
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Note : Nella notte ha nevicato ed in quota son0 scesi almeno 20 cm di neve farinosa che purtroppo è stata rovinata dal vento. Ci si ferma in auto dopo dopo un ponticello ed un tornante e poi ci sono lunghi tratti (eventualmente sfruttabili in discesa) di strada coperta da grosse valanghe. I Prati del Vallone sono sgombri di neve e conviene calzare gli sci alla fine della rampa che immette nel Vallone Superiore di Pontebernardo. Qui, stamane, era tutto bianco di neve fresca ! La rampa in corrispondenza del rif. Lausa ed il canale del Passo di Vens sono assai carichi di neve e quindi richiedono di essere affrontati con una certa dose di prudenza. La Cima Borgonio non sembra essere impossibile da salire e difatti un paio di scialpinisti lo hanno fatto. Io (con altri 3) abbiamo preferito fermarci al Passo di Vens per essere veloci a scendere prima che il vento (ed il sole) rovinasse ulteriormente la neve. Costei (la neve) non era pessima ma ci si sarebbe aspettato di più, mentre si saliva. Molto bella era invece in corrispondenza dell'ultima parte del Vallone superiore di Pontebernardo, prima della rampa che porta ai Prati del Vallone. Anche la piccola gorgia finale era divertente, con neve primaverile ben soda. Si arriva, senza mai togliere gli sci, ai Prati del Vallone e, volendo, lo si può percorrere in parte, sul lato destro orografico, accorciando in una certa misura il portage finale che comunque è dell'ordine dei 20-30 minuti. 
Prati del Vallone
24/05/2012
Ugo Bottari
2-15 cm di neve bagnata su fondo discreto
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-5 cm di primaverile molle su fondo compatto
-da quota 2000 più che sufficiente
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Note : Tutta la prima rampa è spoglia di neve ma, poco dopo aver imboccato il sentierino che si diparte dalla carrareccia principale, si possono calzare gli sci. Il pendio di sinistra del Colle della Lausa è completamente svalangato: c'è un taglio di un paio di metri non molto rassicurante per coloro che, in futuro, vorranno passare sul lato destro e salire al Colle. IL Colle di Vens è ben innevato e, grazie a qualche valanghetta che ha scoperto uno strato di neve marroncina, si scia discretamente, pur su neve pesante e lenta. Verso la Cima Borgonio non è sceso nulla per cui non mi son fidato di salire. In basso lo strato di neve nuova è più sottile per cui è possibile effettuare una discreta discesa da 3 sci o quasi. L'ultima curva l'ho fatto a quota 1920 e poi, con meno di mezz'ora con gli sci in spalla, son arrivato ai Prati del Vallone ed alla macchina. 
Prati del Vallone
24/03/2007
Fabrizio Barbero
3-farina su fondo marmoreo
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-idem
-più che sufficiente
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Note : freddo (-12) al colle e nevischio alternato a qualche raggio di sole 10 cm di farina su fondo duro 
Rif. Talarico
27/06/2004
Sonia Balbis
4-primaverile
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-da sufficiente a buona, la neve inizia dopo il primo salto
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Note : La neve, anche se notevolmente diminuita rispetto alla scorsa settimana, permette di effettuare ancora questa gita dovendosi togliere gli sci solo un paio di volte, dal cippo per immettersi nel pendio sottostante e alla fine del piano. Il canale che sale al passo è ancora tutto innevato, anche se nella parte alta è un po' stretto. La neve si presenta un po' a gobbe e quindi non facilissima da sciare. Arrivati sul piano, abbiamo deciso di salire alla cima della Lausa (2930 m), posta giusto in faccia, per sfruttare ancora una volta le condizioni ottimali dall'omonimo colle in giù. Alla fine, quindi, ancora una bella sciata!