Parto con l'idea di andare al Talarico, ma devo presto tornare sui miei passi: strada ancora chiusa al bivio per Murenz.
Restando in valle opto per san Bernolfo, pur sapendo cosa mi aspetta: almeno un mezz'oretta di portage sperando di trovare ancora buone condizioni vista la quota piuttosto bassa.
Si calzano gli sci dove la stradina inizia a serpeggiare, la neve è ancora duretta e più in alto, nel vallone dei Dossi, anche ghiacciatina sui versanti O. Sul muro finale, ad ovest della cima, invece ha già mollato e nonostante le pendenze sostenute si può salire in sicurezza.
Arrivo in vetta alle 12 circa e da buon ultimo (come sempre), dopo essermi rifocillato a dovere e riposato ben bene a causa del caldo sfiancante, inizio la discesa conscio di improvvisarmi più surfista tra le dune che sciatore sul velluto.
Ma va bene così: in fondo la montagna bisogna gustarsela tutta, assaporandone tutte le sfumature, e ciò richiede il suo tempo.