Nelle stagioni scialpinistiche precedenti questa gita è stata effettuata in queste occasioni :
Località di partenza
Data effettuazione
Autore segnalazione
Giud.
(1-5)
Qualità neve
(alto - metà - basso)
Altezza neve
(in quota - metà - partenza)
Gias Creusa
24/04/2022
Riccardo Murisasco
2-
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Note : Scendiamo dall' auto già ben consapevoli che i fantastici curvoni in alto ci costeranno tanto sudore... 15 minuti di portage, poi calziamo in tratti discontinui di neve marcia della peggior specie. Andrea traccia faticosamente, molto lento, io ho il cuore che mi esplode anche a stargli dietro, gli sci pesano una tonnellata. Giunti al Gias superiore si decide di evitare la salita diretta per manifesto pericolo di slavine, non si vede una cippa e non ho intenzione di stare sotto tiro per tutta la salita. Si traccia quindi il pendio completamente a DX scarsamente innevato (variante molto utile in queste situazioni), si arriva alla cresta e si divalla poi una cinquantina di metri per raggiungere il vallone parallelo che percorreremo per raggiungere la nostra meta dalla cresta nord. Intanto il tempo migliora, si vedono gli splendidi pendii della Lausea, i ricordi tornano a Roby che tanto amava quella discesa che non conosce quasi nessuno. In cima si aspetta la prima apertura e poi giù a cannone, il versante N è in grandi condizioni, powder da paura solo per noi!!! Andrea è felice, si è dimenticato il mega culo - senza di lui non sarei mai arrivato in cima. Scendiamo ridendo di felicità senza badare a ciò che ci aspetterà in basso... Da sotto il Gias Creusa Superiore inizia puntuale l'incubo... Una delle peggiori nevi della mia vita, non sto a dilungarmi, immaginatevala... Con cinghialte funamboliche arriviamo (con sci da pietre) a 10 minuti dall' auto. Giudizio parte superiore 4,5 SCI - Giudizio parte inferiore ZERO SCI Ne è valsa la pena? Si, ne vale sempre la pena!!! 
Vernante, Frazione Folchi
27/01/2020
Giuseppe Goletto
5-Ultimo tratto appena sotto la vetta ventato
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-Passaggi obbligati e qualche ramo e pietra affiorante
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Note : Nonostante alcuni ritardi dovuti a problemi meccanici di una nostra vettura si parte per una destinazione che Davide aveva già in mente da alcuni giorni. Anche se lunedì parcheggio di Folchi affollato. Si parte ancora sci ai piedi ma ancora per poco. Poi stradina e dal ponte in su ancora buon innevamento su mulattiera sino al Gias. Tagliato con qualche scorciatoia e poi dal Gias in su una bella sorpresa. Un manto soffice di farina su fondo compatto che aumenta considerevolmente con la quota. Dal Gias prima parte di itinerario sulla dx orografica e poi sulla prima balza ricollegati alla traccia esistente tralasciata solo in alcuni brevi tratti per evitare perdite di quota e giri ritenuti poco consoni. Ultimo tratto sotto la vetta con pendenza sostenuta (penso almeno 40°) su neve ventata dove abbiamo proceduto con cautela. No rampant per tutto l'itinerario. Breve sosta in vetta per gustare il panorama e poi visto le nuvole in avvicinamento iniziato la discesa che nonostante le tracce già presenti si è presentata divertente data la notevole quantità di farina. Prime curve fatte studiando un po' e poi vai con il divertimento a go go. Numerosi spazi vergini dove abbiamo potuto lasciare correre i nostri attrezzi. Ottima condizione che si è mantenuta sino al Gias. Da lì in poi mulattiera con dossi e poi parte finale su tracciato abbastanza vincolato dalla boschina. Anche oggi gita azzeccatissima. Un saluto agli utenti di RRM sentiti dall'itinerario. Alle prossime confidando un altre precipitazioni . 
tetti Folchi
15/12/2013
Giacomino Bongiovanni
4-farinosa
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-farinosa
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Note : Oggi gita agro dolce nel senso che fino a quota 1800 la neve era arata,mi veniva quasi il mal di mare a vedere un disastro così,ma poi passato il bivio dove tutti scendono da costa Campanula abbiamo trovato un bel tratto tutto per noi,certo abbiamo deviato un po dalle tracce che scendevano dal Creusa,ma la neve sicurissima lo permetteva,e per ripidi pendii con un bel traverso,siamo sbucati in vetta,tutta farina da cima a fondo ma..speriamo che nevichi presto,altrimenti sarà dura trovare pendii intonsi… 
Folchi (Vernante)
06/02/2011
Alberto Tallone
2-prevalentemente crosta morbida, alcuni tratti di farina
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-crosta / umida
-itinerario completamente innevato
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Note : Eseguito il giro come descritto nel libro di Campana. Ormai la crosta ha preso il sopravvento sulla powder riducendola a piccole isolate macchie. Immediatamente sotto la cima, lato N (vallone Valèt), vi è una lastra di ghiaccio con grip pari a zero che mi ha fatto scivolare, fortunatamente senza conseguenze, per qualche interminabile metro. Conviene evitarla tenendosi il più a destra possibile (faccia a valle). 
Quota 1480 m.
11/11/2007
Livio Bertaina
3-Farinosa
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-Primaverile
-0-40
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Note : Dai Folchi si prosegue fino a quota 1480 metri dove si parcheggia. Portato gli sci una mezzoretta fino alla fine del ripiano pascolivo del Gias Inferiore della Creusa da dove inizia la neve in modo continuo. Bella neve, peccato la scarsa visibilità. 
Folchi
22/12/2005
Marco Scrimaglio
4-farina fino a tetti Cresa sottani
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-arata
-più che sufficiente
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Note :  
Folchi
27/02/2005
Alessandro Monaco
5-farinosa
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-da 20 cm alla partenza a 40 - 50 cm nella parte alta della gita
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Note : Gita dal notevole sviluppo. Raggiunta la punta della Costa Campaula(m. 2162) si riscende verso il colletto situato a quota 2125. Da qui ancora in picchiata per pochi metri, raggiungendo così il Vallone della Lausa. Per pendii ora moderatamente ripidi si perviene al colle (m. 2325) situato tra la punta Ciotto Mien e il Montre Creusa. In breve in vetta. Abbiamo effettuato la discesa ripercorrendo l'itinerario di risalita (importante una volta ritornati sulla costa Campaola ridiscenderla per tutta la sua lunghezza senza lasciarsi attrarre dall'invitante valletta del Piano della Regina: pena la buschina). Alternative a questa discesa possono essere la direttissima dalla punta o dal colletto situato a quota 2125. Direi che però per ora ci sono ancora troppi massi affioranti.