Arrivo a Bersezio, nevica fortissimo. Posteggio dalla pasticceria e calzo gli sci direttamente dal paese. Ho fatto bene a partire molto presto, oggi è meglio finire tutto prima del previsto sole a metà mattina...
Già percorrendo la strada verso gli impianti si vedono distacchi slavinosi su tutti i cambi di pendenza, la neve è veramente tanta.
Oggi sono obbligatori solo pendii alberati e non ripidi.
Mi immagino già un'opera di tracciatura al limite dell'impossibile quando con mia grandissima sorpresa noto che c'è già una traccia nonostante sia molto presto. Inizio a salire, nevica talmente forte che la traccia fatta mezz'ora prima è già semisepolta.
Capisco subito che chi mi precede è un TRATTORE TUTTOPALLE! Sale forte, molto forte, scavando la sua trincea profonda.
Lo raggiungo al livello della stradina in alto dove si era fermato per rifocillarsi, si chiama Michele, un giovane splitborder dai polmoni d'acciaio!!!
Lo ringrazio e ripartiamo, io traccio poco e lento, lui traccia tanto e forte.
Verremo poi raggiunti nell'ultimo tratto sopra il muro finale da un gruppo di forti giovani che traccerà poi fino in cima dandosi i cambi e incitandosi al pompaggio l'uno con l'altro.
Arrivati in cima alla seggiovia mi cambio in fretta e parto subito in discesa per primo, non voglio avere troppa gente attorno visto il pericolo valanghe
Scendo con Enrico W. su un bel mammellone protetto che ci permette di affrontare il tratto più ripido in sicurezza.
Non si va avanti nemmeno con sci larghi e lunghi, innevamento super.
Quando arriviamo in basso, più di 100 scialpinisti si accingono a INIZIARE la salita e minimo altri 100 non sono nemmeno a metà...